Lagunita e Tamchen sono due nuove città maya scoperta nella giungla dello Yucatan, in Messico, da Ivan Sprajc, archeologo del Centro di ricerca dell’Accademia slovena di scienze e arte. Nella foto (Reuters) la facciata di un muro con le fauci aperte di «un mostro» che rappresenta la dea della fertilità
«Ci sono ancora decine di città nascoste nella giungla da scoprire», ha detto Sprajc
Le due nuove città sono state scoperte «a colpo sicuro», dopo un’attenta analisi di fotografie aeree in un’area di 4.660 chilometri quadrati intorno a Chactun tra il rio Bec e le regioni Chenes, non lontano dal confine con il Guatemala
Le città sono state datate tra il 600 e il 900 d. C.
Una stele con iscrizioni di una data che è stata tradotta dall’esperto di epigravia maya Octavio Esparza Olguin con l’indicazione di «Signore di 4 k’atuns», che equivale al 29 novembre dell’anno 711 della nostra era
Di Lagunita si conoscevano alcuni disegni dell’archeologo americano Eric Von Euw degli inizi degli anni Settanta, ma non era nota l’esatta ubicazione indicata dalla missione
Tamchen, che in lingua maya significa «Pozzo profondo», invece è un sito interamente di nuova conoscenza
Le due città distano 6 km una dall’altra Una stele con iscrizioni Una struttura a piramide di Tamchen Una struttura a piramide di Lagunita Un pozzo profondo di Tamchen Le città vennero abbandonate intorno all’anno Mille
da corriere.it